I terrazzamenti agricoli – che qui sentirai chiamare “fasce” – rappresentano un’alterazione significativa delle caratteristiche ambientali dei versanti, creando una nuova topografia e modificando il reticolo idrografico. I suoli terrazzati che caratterizzano il paesaggio ligure sono artificiali, frutto di “rimaneggiamenti” creati spesso con materiale portato da altre aree. Questi interventi danno vita a nuovi modelli geomorfologici e idrologici che richiedono un costante mantenimento.
Dal punto di vista topografico, i terrazzamenti in buono stato di conservazione possono stabilizzare gli effetti delle precipitazioni sul suolo, riducendo lo scorrimento superficiale delle acque e rallentando l’erosione grazie alla riduzione delle pendenze, che facilita una migliore infiltrazione delle acque in profondità. Tuttavia, i terrazzamenti aumentano anche l’importanza dei processi che avvengono nel sottosuolo, comportando problemi gestionali. Tra questi vi sono:
a) la progressiva asportazione del materiale più fine lungo i percorsi di infiltrazione e filtrazione verso la struttura drenante del muro,
b) l’aumento dei contenuti di acqua e delle pressioni interstiziali nei terreni dietro il muro.
Una volta abbandonati, i versanti terrazzati tendono a ripristinare le pendenze originarie attraverso la riattivazione dei processi gravitativi: le frane. Quando i terrazzamenti vengono abbandonati, è improbabile che i versanti tornino a condizioni ecologiche simili a quelle precedenti alla loro costruzione. Maggiore è stata la trasformazione necessaria per adattarli all’uso agricolo ed edificatorio, più fragili e vulnerabili essi diventano una volta abbandonati. Quando il controllo sulla stabilità dei manufatti e sul funzionamento dei sistemi di evacuazione delle acque viene meno, la vulnerabilità dei terrazzamenti aumenta, così come il rischio associato. L’intensità e la rapidità di questi processi sono influenzate dalle specificità ambientali e storiche di ogni versante.
Nelle prime fasi di evoluzione lenta, si osservano fenomeni come lo scalzamento al piede o lo spanciamento dei muri a secco, causati dall’azione di spinta delle acque e dalla vegetazione spontanea. Questo può portare a scivolamenti del versante, sostenuti dal ruscellamento superficiale. Le nicchie di distacco iniziali possono causare effetti a catena nelle aree sottostanti, con un aumento progressivo del carico e, per erosione regressiva, sulle aree sovrastanti.
Bonardi L., “Geografia e storia dei terrazzamenti agrari”, in Bonardi L., Varotto M. (a c. di), “Paesaggi terrazzati d’Italia”, Milano, FrancoAngeli, 2016
Terranova R.,”L’abbandono dei versanti montani terrazzati e i dissesti geomorfologici: una grave perdita di valori ambientali di grande pregio”, in Terranova R., Brandolini P., Fipro M. (a c. di), “La valorizzazione turistica dello spazio fisico come via alla salvaguardia ambientale”, Bologna, PÁTRON Editore, 2005
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